Adriano Fabris - AL PRINCIPIO C’È LA RELAZIONE

Relatore: Adriano Fabris

«Al principio c’è la relazione» è l’affermazione di Martin Buber nel libro Io e tu (1923), secondo il quale non è il soggetto che fonda la relazione, ma è questa a fondare quello. Egli si contrapponeva alla filosofia coeva del neokantismo, ma in generale contestava la mentalità moderna, centrata sull’io. Questa ha preso le mosse dall’uomo vitruviano di Leonardo e dal “cogito” di Cartesio che ha trasformato la verità nella certezza dell’Io e ha posto la relazione con sé stessi a fondamento della relazione con gli altri. Tale orientamento ha determinato con Kant anche la filosofia morale. Nell’Ottocento poi ha portato a esaltare la volontà dei pochi, degli “oltreuomini” (Nietzsche).

Lucia Mor: Faust, mito dell’individualismo moderno

Relatore: Lucia Mor

Da quando è comparso sulla scena letteraria europea, alla fine del Cinquecento, Faust non ha smesso di ispirare poeti e artisti. L’inquieto professore che scende a patti col diavolo non solo è protagonista di una serie infinita di riscritture, ma ha anche contaminato le arti figurative, la musica e il cinema. Da Marlowe a Calderón, da Goethe a Thomas Mann, da Bulgakov a Valéry, da Delacroix a Klee, da Berlioz a Boito, da Murnau a Sokurov... l’elenco, immenso e impossibile da dominare, documenta l’innegabile vitalità di questo mito, forse l’unico fra i miti moderni paragonabile alla potenza di quelli dell’antichità classica.

Alberto Oddenino - Privacy e nuove tecnologie

Relatore: Alberto Oddenino

Con l’affermarsi delle nuove tecnologie la “privacy” ha acquistato un significato nuovo e più ampio diventando il banco di prova di altri diritti relativi alla persona. Si è imposta l’esigenza della protezione dei dati personali, intesi come tutte quelle informazioni riconducibili univocamente a una persona. Eppure il compito non è facile. Sta venendo meno infatti la distinzione fra pubblico e privato, come pure fra offline (realtà) e online (sfera virtuale dell’informazione).