Salvatore Vassallo - Verso una democrazia senza popolo?

Relatore Salvatore Vassallo

Il rischio di una democrazia senza popolo evoca il calo della partecipazione elettorale dei cittadini che, dopo la metà del secolo scorso, ha visto un graduale aumento nelle democrazie contemporanee. Questo calo, evidente in molti Paesi democratici, ha raggiunto un punto critico negli ultimi decenni, ad esempio in Italia, dove si è visto una drastica riduzione del tasso di partecipazione, dal picco storico del 90% a livelli decisamente inferiori al 60%. Nonostante ciò, questa trasformazione non deve essere considerata necessariamente negativa, poiché riflette cambiamenti strutturali nella società.

Uno dei motivi principali di questa diminuzione è l'evoluzione della società stessa. Nel secondo dopoguerra, l'era dei partiti di massa ha favorito un forte legame tra cittadini e politica, basato su identità collettive e conflitti culturali. Tuttavia, con il "trentennio glorioso" di crescita economica e benessere diffuso, si è sviluppata una società più diversificata e indipendente, meno legata alle strutture tradizionali dei partiti e più critica verso le istituzioni. La diffusione dell'istruzione e l'accesso a nuove fonti di informazione hanno ulteriormente accentuato l’autonomia individuale.

Il cambiamento dei temi politici ha poi contribuito a ridefinire il panorama. Se nel passato le questioni socio-economiche dominavano il dibattito pubblico, oggi le tematiche identitarie, come immigrazione e identità di genere, sono diventate centrali, dividendo l'elettorato e portando all'emergere di nuovi partiti e leader populisti. Questo ha anche favorito un aumento dell'astensionismo, che assume diverse forme: astensionismo cronico, tipico di persone marginalizzate, e astensionismo intermittente, legato alla sfiducia verso le istituzioni.

La proposta di soluzioni per incentivare la partecipazione include interventi tecnici, come la riforma dei sistemi elettorali, l'accorpamento delle elezioni, il voto obbligatorio e il voto online. Tuttavia, nessuna di queste opzioni sembra offrire una soluzione definitiva. Più preoccupante è il rischio che strategie demagogiche possano sfruttare il malcontento di elettori marginalizzati, portando a soluzioni politiche instabili o autoritarie.

La conclusione è che il calo della partecipazione elettorale è un fenomeno complesso, non solo negativo, e riflette anche aspetti positivi della crescita sociale. Tuttavia, resta cruciale preservare un equilibrio democratico che garantisca stabilità e scongiuri derive pericolose.

Mercoledì, 11 Dicembre 2024 | Emilia Maestri