Fabio Grigenti - Intelligenze artificiali e trasformazioni dell’umano

Relatore Fabio Grigenti, Professore Ordinario di Storia della Filosofia Università degli Studi di Padova.

L’IA,  così definita a partire dal 1956, affonda le sue radici nell’ambito della ricerca della logica formale e dei temi legati alla logica matematica, oltre che nella necessità di dare una definizione rigorosa e condivisa al termine “calcolare”, anche se da millenni l’umanità esercitava questa operazione. Nel 1936 Alan Turing scrive un articolo, nel quale inventa il concetto di numero computabile e una macchina, detta macchina di Turing, per rendere possibile qualsiasi operazione computazionale. Turing, nel suo articolo, usa il termine computer, non per riferirsi alla macchina, bensì, per riferirsi alla capacità del calcolare umano. La macchina funziona con una capacità di memoria ed efficienza che gli umani non sanno uguagliare. Le IA non sono altro che sviluppi esponenziali di quanto Turing aveva ipotizzato.

Della IA si parla in modo antitetico: da un lato ci sono posizioni che drammatizzano, fino a mettere in discussione la sopravvivenza dell’umanità, dall’altro ci sono posizioni più rassicuranti. L’IA ha prodotto certamente trasformazioni nella nostra forma di vita. Le macchine, infatti, non sono più meri oggetti, ma agenti attivi che determinano il comportamento umano: non sono più gli umani a comandare le azioni delle macchine, ma l’inverso. Le macchine, in un certo senso, ci costringono ad apprendere nuove competenze e capacità, e a trasformare il nostro modo di comunicare e le relazioni sociali: sono, quindi, anche trasformatori di rapporti.

Il prof Grigenti ha continuato con l’analisi di un caso studio del gioco del Go, un gioco molto antico, complesso, diffusissimo in Asia.  Per quanto riguarda il caso in questione, si tratta della sfida tra Lee Sedol, un famoso giocatore professionista di Go, sudcoreano, e AlphaGo, l’IA sviluppata da DeepMind. Nel marzo 2016, Lee Sedol sfidò AlphaGo in una serie di cinque partite a Go. AlphaGo aveva già battuto diversi campioni di Go, ma questa sfida contro Lee Sedol fu considerata un evento storico, poiché Lee era uno dei migliori giocatori di Go al mondo. AlphaGo vinse 4 delle 5 partite contro Lee Sedol, dimostrando una capacità straordinaria di giocare a Go, quindi una capacità strategica di affrontare situazioni complesse, ma non in grado di risolvere semplici problemi, come quello di spostare le pedine, per il quale aveva ancora bisogno dell’uomo. Questo sta a dire che agli umani rimarranno occupazioni umili da svolgere.

L’arrivo della IA ha sollevato il problema:  

  • della Responsabilità, legata ad un eventuale errore determinato dalla IA. Chi risponde?
  • della giustizia valutativa. Il meno competente, con l’aiuto della macchina, potrebbe superare il più competente in ogni campo: scolastico, lavorativo, militare, con conseguenze etiche, morali, di giustizia e legali.

Nel 2023  l’UE ha individuato alcune questioni relative al:

  • Rischio, in rapporto ai diritti, all’autonomia umana, all’integrità delle scelte etiche. Alcune sono considerate altamente rischiose, quali: la manipolazione, cioè utilizzo dell’IA senza dichiararlo, la violazione della privacy, come avviene per esempio nell’uso, da parte nostra, di Amazon o FB o tutte le applicazioni di internet, che chiedono dati personali, che serviranno per creare varie identità.
  • Classificazione, cioè, questi strumenti possono costituire, mediante l’utilizzazione dei dati forniti da noi stessi, liste di persone e graduatorie, nelle quali qualcuno ha più diritti di altri.
  • Prevenzione, cioè sicurezza. Si può, per esempio, sparare o arrestare qualcuno sulla base di ciò che prevede la macchina, senza passare da un giudice?

Solo l’UE ha elaborato un sistema di formule di cautela per i sistemi di rischio, come quelli legati alla salute. In Asia l’IA può essere usata ovunque, tranne l’entrare in conflitto con gli interessi dello Stato e della comunità. Negli Stati Uniti si può fare letteralmente tutto.

Dobbiamo prendere atto e sviluppare strategie umane. La comprensione umana, però, ha tempi lunghi e lenti, mentre lo sviluppo delle macchine è ad una velocità esponenziale. Il problema è, che buona parte delle applicazioni del sistema è fuori controllo e letteralmente segreta. Possiamo paragonare questo passaggio epocale a quello della rivoluzione industriale.

Lunedì, 10 Marzo 2025 | Emilia Maestri