Quale Dio e quale uomo dopo Feuerbach?

Quale Dio e quale uomo dopo Feuerbach?

L’ Accademia Cattolica di Brescia
e la Morcelliana organizzano per tutti gli interessati
Giovedì, 27 ottobre, ore 18.
Aula Conferenze Archivio storico diocesano,
via Gabriele Rosa, 30, Brescia

l’ incontro dal tema
Quale Dio e quale uomo dopo Feuerbach?

Presentazione del libro di Francesco Tomasoni, Ludwig Feuerbach: biografia intellettuale, Morcelliana, Brescia 2011.
Presiede: Ilario Bertoletti.
Intervengono: Aldo Magris (docente di Filosofia Teoretica all’università di Trieste)
Mons. Giacomo Canobbio (docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale).

Il libro ricostruisce la formazione e l’evoluzione del pensatore ottocentesco spiegandone i rapporti con la teologia del suo tempo, con la filosofia di Hegel, con le scienze naturali, con i movimenti politici e sociali di emancipazione, con la diversità delle religioni e delle culture. Il percorso si dipana sotto il segno di vita, morte e immortalità; essenza, storia ed esistenza; individualità ed empiria; uomo, natura e naturalismo facendo tesoro di molti dati acquisiti dall’autore mediante uno studio più che trentennale sugli inediti del fondo Feuerbach. L’interpretazione, elaborata in un continuo confronto con l’insieme della letteratura critica internazionale, offre un’immagine del pensatore che va ben oltre i luoghi comuni e mette in luce il suo continuo interrogarsi sul significato della religione, sul destino dell’uomo e sul senso della natura. Un’antiteologia alimentatasi di teologia, un’antropologia che afferma la fragilità, l’insondabilità e la tragicità dell’uomo, una ragione che si riconosce come eccentrica alla vita, al sentimento e alla natura possono apparire paradossali. Tuttavia proprio in questi paradossi si possono rinvenire gli stimoli che hanno provocato alla riflessione numerosi filosofi, teologi e letterati e continuano a mostrare la sua attualità.

Francesco Tomasoni è Professore Associato di Storia della filosofia presso l’Università del Piemonte Orientale (Vercelli) ed è Vicepresidente della "Internationale Gesellschaft der Feuerbach-Forscher" dal 1989. Sul medesimo pensatore ha scritto, fra l’altro: Feuerbach e la dialettica dell’essere (La Nuova Italia, Firenze 1982); Ludwig Feuerbach e la natura non umana (La Nuova Italia, Firenze 1986; Frommann-Holzboog, Stuttgart 1990) e ha tradotto: L’essenza del cristianesimo (Laterza, Bari 1997) e Abelardo ed Eloisa 1999 (Le Lettere, Firenze 1999). Inoltre sul rapporto fra la filosofia classica tedesca e la questione ebraica ha pubblicato La modernità e il fine della storia. Il dibattito sull’ebraismo da Kant ai giovani hegeliani (Morcelliana, Brescia 1999; Kluwer, Dordrecht 2003). Infine su Christian Thomasius, filosofo e giurista precursore dell’illuminismo tedesco, ha pubblicato: Christian Thomasius. Spirito e identità culturale alle soglie dell’illuminismo europeo (Morcelliana, Brescia 2005, Waxmann, Münster 2009).


Aldo Magris è Professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università di Trieste. Dopo aver pubblicato una monografia sullo storico delle religioni, Kerényi (Carlo Kerényi e la ricerca fenomenologica della religione, Mursia, Milano 1975), si è rivolto alla storia della filosofia antica pubblicando fra l’altro: L’idea di destino nel pensiero antico, in due volumi (Del Bianco, Udine 1984-1985), di cui è uscita recentemente una nuova versione, interamente riscritta, dal titolo Destino, provvidenza, predestinazione. Dal mondo antico al cristianesimo, Morcelliana, Brescia 2008. Inoltre ha tradotto e commentato i trattati sul destino di Cicerone, dello Pseudo-Plutarco e di Alessandro di Afrodisia, Trattati antichi sul destino, Morcelliana, Brescia 2009. Sulla filosofia greca, più in generale, ha pubblicato i volumi Plotino (Mursia, Milano 1986) e La filosofia ellenistica. Scuole, dottrine e interazioni col mondo giudaico (Morcelliana, Brescia 2001). Nell’ultimo periodo si è concentrato sui fenomeni dello gnosticismo e del manicheismo pubblicando, fra l’altro, La logica del pensiero gnostico (Morcelliana, Brescia 1997 e 2011) e traducendo documenti originali manichei in Il Manicheismo. Antologia dei testi (Morcelliana, Brescia 2000). Rispetto alla filosofia contemporanea si è occupato, fra l’altro, di Husserl pubblicando Fenomenologia della trascendenza (Guerini, Milano 1992), dell’Heidegger del periodo mediano, di Nietzsche, a cui ha dedicato il libro, Nietzsche, Morcelliana, Brescia 2003, e di Feuerbach evidenziando, in due recenti articoli, sue importanti intuizioni della maturità.

Giacomo Canobbio è Delegato vescovile per la pastorale della cultura e Direttore dell’Accademia Cattolica di Brescia. Presidente dell’Associazione teologi italiani dal 1995 al 2003, è Professore di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale. Dopo il suo libro, Autorità e verità. Il magistero della chiesa organo vivente della tradizione negli scritti di G.B. Franzelin, Morcelliana, Brescia 1979, ha pubblicato, fra l’altro, sul senso del laicato: Laici o cristiani? Elementi storico-sistematici per una descrizione del cristiano laico, Morcelliana, Brescia 1992; sulla questione della salvezza e del male i libri: Chiesa perché. Salvezza dell’umanità e mediazione ecclesiale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; Dio può soffrire?, Morcelliana, Brescia 2005; Nessuna salvezza fuori della Chiesa? Storia e senso di un controverso principio teologico, Queriniana, Brescia 2009; Il destino dell’anima. Elementi per una teologia, Morcelliana, Brescia 2009. Dirige la collana “Novecento teologico” della Morcelliana

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento Lunedì 17 Ottobre 2011 | 18:00
Luogo Sede Accademia Cattolica