Leonardo Speri - Costruire l’identità personale: fatiche e possibilità delle nuove generazioni

Leonardo Speri - Costruire l’identità personale: fatiche e possibilità delle nuove generazioni

In ottemperanza alle disposizioni emanate per il contenimento del contagio da corona-virus, la conferenza di Leonardo Speri del 4 marzo è rinviata a data da destinarsi. Le attività dell'Accademia cattolica di Brescia riprenderanno appena possibile e ne daremo tempestiva comunicazione. Ci scusiamo per il disagio.

Leonardo Speri
Psicologo Psicoterapeuta Psicosocioanalista,
Presidente di A.R.I.E.L.E Psicoterapia

Come si costruisce l’identità personale? L’identità, a partire dal corpo e dai suoi confini, prende forma nel tempo grazie all’intreccio dinamico del passato, cioè l’eredità biologica e culturale delle generazioni che ci hanno preceduto, con il presente e con l’influsso sul presente delle rappresentazioni del futuro.

È un progetto. Quello che siamo è il prodotto complesso della storia dei nostri movimenti nel mondo e dei nostri incontri, che rimodulano ininterrottamente questo progetto, nel corpo e nella mente.

La costruzione dell’identità è quindi un continuum, “un torrente rapido e mutevole di eventi mentali transitori” (Francisco Varela), che attraversa tappe particolari, situazioni speciali e determinanti, come i primissimi anni di vita e la fase biologica della pubertà, che segna l’avvio del periodo dell’adolescenza.

Il tempo presente vive una accelerazione mai vista ed apre orizzonti inediti: per le nuove generazioni il percorso di individuazione transita tra tracce antiche, immutate, e territori sconosciuti.

Negli adolescenti di oggi, alle prese con il compito di sempre della costruzione della propria identità, quanto sta cambiando la percezione del sé, del proprio corpo, del proprio posto nel mondo, nell’universo familiare, e nelle relazioni, con gli altri adulti, nella scuola, nel lavoro e nel tempo libero? Come si mette in gioco l’identità, oggi, nel gruppo dei pari? Quali sono le sfide ai tempi del grande web e dei social media?

L’identità è un prodotto sociale e condiviso socialmente e se, come recita il programma dell’Accademia, “è nelle relazioni che l’identità si costruisce e si custodisce”, possiamo dire che noi siamo la storia delle nostre relazioni. Il senso di sé parte dal corpo, ma è intrecciato con la consapevolezza e strutturato sulla narrazione di questa storia.

Sono gli sguardi dell’altro a partire da quello originario della madre a dirci chi siamo e come siamo. Così si modula anche la nostra identità di genere che, a partire dal sesso biologico, viene determinata diversamente secondo le epoche, l’organizzazione familiare e sociale, le culture.

Come si sviluppano oggi queste narrazioni per le nuove generazioni, con quali sguardi e come si rispecchiano? Le vecchie generazioni come vivono questi cambiamenti, come possono interagire in contesti che padroneggiano molto poco, che rispecchiamenti restituiscono?

Da sempre le tappe “critiche” del ciclo della vita si incontrano con le turbolenze del loro tempo, che si presentano come ostacolo, ma anche come elemento di riferimento. Quale è oggi l’habitat delle nuove identità e con quali ostacoli vecchi e nuovi si misurano?

Siamo di fronte alla costruzione di modelli di esistenza futuri che probabilmente possiamo solo intravvedere, ma dei quali possiamo comunque trovare nel tempo presente alcuni indizi sui quali provare a fare pensieri e lasciare qualche messaggio.

Abitare la turbolenza, confrontarsi con nuovi ostacoli è fatica, che promette tuttavia di ripagare a patto che la grande flessibilità che caratterizza l’inizio della vita e la nuova plasticità che contraddistingue l’adolescenza possano essere messe a buon frutto.

Leonardo Speri, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicosocioanalista, Presidente di Ariele Psicoterapia.

Ha lavorato dal 1975 al 2018 in ambito pubblico nel Servizio Sanitario Nazionale. Dopo un inizio nei servizi per le Tossicodipendenze, per molti anni ha prestato attività clinica e psicoterapeutica individuale e di gruppo in strutture per la Salute Mentale, assumendo dall’anno 2000 ruoli di management in Sanità Pubblica come responsabile scientifico di programmi di Prevenzione e Promozione della Salute, nazionali e della Regione Veneto, in particolare in ambito materno infantile, adolescenza, salute riproduttiva, genitorialità. Collaboratore e responsabile di progetti per UNICEF Italia, è tutt’ora membro di tavoli tecnici c/o il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità.

Docente della Scuola di Psicoterapia COIRAG (Confederazione delle Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi) dal 1998 nelle sedi di Padova e Milano, dove tutt’ora insegna. Già Professore a contratto di “Formazione in Sanità Pubblica” c/o Università di Padova, Scuola di Igiene, svolge attualmente attività di consulenza e formazione presso servizi sociosanitari pubblici e privati. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate sui vari problemi affrontati, oggetto di attività e insieme di ricerca.

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento Mercoledì 04 Marzo 2020 | 17:45
Luogo Aula Magna Università Cattolica